La voce materna è un antidolorifico: riduce i segnali del dolore in bambini prematuri quando devono sottoporsi a procedure dolorose: è questo il risultato di una ricerca svolta da un gruppo di studiosi dell’Università della Valle d’Aosta.
I risultati della ricerca sono stati riportati in un articolo pubblicato il 27 agosto sulla prestigiosa rivista Scientific Reports.
La voce materna è un antidolorifico
I risultati osservati dal gruppo di ricerca mostrano che quando la madre parla al suo bambino durante la procedura dolorosa i segnali delle espressioni di sofferenza del bambino diminuiscono e anche il suo livello di ossitocina aumenta significativamente, a indicare una migliore gestione del dolore.
Si trova un effetto maggiore quando la madre parla al suo
bambino e non quando canta, e ciò può essere spiegato col fatto che parlando la madre adatta maggiormente l’intonazione della voce a quello che percepisce nel suo bambino mentre quando
canta è limitata in misura maggiore dalla struttura della melodia.
Un bambino che nasce prematuro spesso deve essere separato dai propri genitori e messo in
un’incubatrice in un reparto intensivo.
Per diverse settimane, viene sottoposto a procedure mediche
anche dolorose senza che si possano utilizzare troppi farmaci analgesici in quanto possono essere
dannosi per il suo sviluppo.
Un obiettivo importante è quindi trovare modi alternativi per alleviare la
sofferenza dei bimbi prematuri, e diversi studi hanno mostrato che la presenza della madre o del
padre ha un reale effetto calmante sul bambino.
Le persone che non credono nei miracoli non hanno mai visto un bambino prematuro.
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